Le manifestazioni promosse dal centrodestra il 2 giugno certificano la frattura tra paese reale e palazzo. Gli italiani vogliono un’alternativa patriottica.
L’Italia ha fame di democrazia e sovranità. E’ questo il messaggio emerso dalle manifestazioni che ieri, 2 giugno, hanno animato oltre cento piazze in tutto il paese, nel rispetto della sicurezza e delle norme stabilite per a fase 2. Rappresentanti del mondo della politica, del mondo produttivo, dei commercianti, della giustizia, della scuola, delle partite Iva e di tutti quei settori che il governo giallo-rosso ha dimenticato si sono dati appuntamento per dare l’avviso di sfratto al presidente Conte.
Non c’è soltanto un ormai conclamato malessere verso la caotica e insufficiente gestione che l’Esecutivo ha fatto dell’emergenza sanitaria, ma emerge anche – in maniera inequivocabile – la consapevolezza che non potranno essere gli attuali partiti di maggioranza a ricostruire il paese nel post pandemia. Movimento 5 stelle, Pd, Italia Viva, LeU hanno infatti dato abbondante prova di inadeguatezza, confusione, totale distacco dalla realtà, e le manifestazioni di ieri ne sono una plastica dimostrazione: mentre fuori c’è un’Italia forte, che a denti stretti prova a rimboccarsi le maniche per ripartire, nel palazzo restano asserragliati i rappresentanti di una politica autoreferenziale, lontana dagli interessi dei cittadini e avvezza esclusivamente all’autoconservazione.
Bonus inutili, marchette e soldi per consulenze varie non potranno mai essere la ricetta per ricostruire la nostra Nazione. Lo sappiamo bene noi, di Fratelli d’Italia, che abbiamo scelto la data simbolica della Festa della Repubblica per portare in piazza (con le dovute precauzioni) il grido d’allarme di un paese piegato. Lo sanno i nostri alleati del centrodestra, che insieme a noi hanno deciso di far propria la manifestazione di ieri, contribuendo a riempire di bandiere tricolori le città italiane. Ma lo sanno bene anche gli italiani, in numero sempre crescente, che ieri sono scesi in piazza con noi, dopo essere stati abbandonati dalle istituzioni.
Quella di ieri è stata una grande festa di democrazia e sovranità, di chi pensa che in un paese normale sia ancora legittimo manifestare rispettosamente il proprio dissenso, ma anche di chi è convinto che questo Governo non sia adeguato ad affrontare la grave crisi economica determinata dal virus. Per questo ci batteremo per dare un‘alternativa patriottica all’Italia, l’unica capace di ridare forza alla nostra Nazione e di fare gli interessi degli italiani.