Quando si ha davanti una battaglia cruciale, per il futuro della propria nazione e del partito, ognuno deve fare la sua parte in relazione alle proprie responsabilità.
Con questo spirito ho deciso di mettere a disposizione del mio partito, Fratelli d’Italia, la mia candidatura e di scendere in campo alle elezioni europee del 26 maggio. Ho scelto di scrivere qui, rivolgendomi ad amici e sostenitori, per spiegare il perché di questa decisione.
Dopo le elezioni del 4 marzo, da oltre un anno sono impegnata nella difficile ed entusiasmante esperienza da parlamentare alla Camera dei Deputati e capogruppo di FdI in Commissione Giustizia. Come molti sanno è per me, e per tanti miei colleghi del gruppo, il coronamento di anni di militanza nelle fila della giovane destra, nelle piazze e all’università. Esperienza complessa anche per la scelta, per alcuni strana ma per me ovvia, di non lasciare la mia professione di avvocato. Scelta fatta sia per amore della mia professione che per la volontà di non dipendere mai economicamente dall’incarico politico del momento. Per me la politica è passione, non uno strumento di sostentamento. Sono e voglio rimanere libera.
In questo anno mi sono cimentata nell’attività parlamentare, imparando tanto grazie anche ai colleghi più navigati, ed ho portato avanti numerose battaglie storiche e attuali della destra italiana. Non solo Parlamento ma anche territorio. Mentre tanti parlamentari e partiti chiudono le sedi, io ho deciso di aprirne una a Palermo per renderla punto di riferimento per quanti vogliono incontrarmi per propormi istanze da sostenere dentro e fuori il Parlamento. Una presenza che non ho fatto mancare praticamente in tutto il territorio siciliano. Chi mi segue sui social sa quanti chilometri ho macinato per stare vicina ai cittadini, ai lavoratori, alle categorie ed alle professioni.
Perché quindi candidarsi alle europee? Certamente non vi è la volontà di fare subito un passo in avanti per la personale “carriera politica”. Mi candido, come ho scritto all’inizio, perché voglio dare il mio contributo per una sfida cruciale. Le elezioni europee sono fondamentali per due motivi:
- L’Italia potrà avere il giusto peso, nelle istituzioni europee, solo se avrà rappresentanti con la schiena dritta e capaci di difendere l’interesse nazionale. Questo potrà avvenire se Fratelli d’Italia otterrà un significativo risultato elettorale riuscendo a mandare a Strasburgo una cospicua pattuglia di parlamentari. Fratelli d’Italia ha dimostrato in questi anni di avere programmi, donne e uomini in grado di cambiare questa Europa. Non inseguiamo sogni sbagliati e anacronistici quali l’uscita dall’Unione Europea. Abbiamo sempre lottato per un’Europa dei popoli e delle nazioni capace di costruire un comune destino (soprattutto in politica estera e nella difesa comune sia economica che militare) ed al tempo stesso rispettosa dell’identità e della sovranità dei singoli stati membri. Se l’Europa non cambia non potremo cambiare l’Italia. Possiamo anche vincere le elezioni nazionali ed avere maggioranze bulgare in Parlamento. Tuttavia, se non verranno modificati certi vincoli europei e se non cambieranno gli equilibri attuali, l’Italia continuerà a subire politiche sbagliate imposte da Bruxelles. Se contribuiremo al rafforzamento del gruppo al quale abbiamo aderito, l’ECR (European Conservatives and Reformists), sarà possibile andare oltre l’attuale alleanza tra Partito Popolare e Partito Socialista in modo da creare una nuova aggregazione di centrodestra a guida sovranista e conservatrice.
- Maggiore sarà la crescita elettorale di Fratelli d’Italia alle elezioni europee, maggiore sarà la possibilità di capovolgere gli attuali equilibri in Italia all’indomani delle elezioni. Per il bene della nazione bisogna mettere fine al questo governo a trazione grillina. Questo sarà possibile solo se Fratelli d’Italia avrà la forza per convincere la Lega a costruire un asse sovranista, andare a nuove elezioni e vincerle (come confermano tutti i sondaggi).
Per questi due motivi, chiunque crede nel progetto politico di Fratelli d’Italia è chiamato a mobilitarsi, ognuno nel suo ambito e secondo le proprie possibilità. Una comunità umana e politica, guidata da Giorgia Meloni, in cammino per raggiungere un grande risultato. Il collegio Isole è immenso quanto difficile (Sicilia e Sardegna). Sento il dovere di impegnarmi in prima persona. E sarò felice di avervi accanto in questa nuova sfida.