Le carenze pregresse e la crisi sanitaria di oggi rischiano di trasformare le carceri italiane in una polveriera.
Scene da incubo in numerosi istituti penitenziari del nostro paese, dove da alcuni giorni si sono verificate delle vere e proprie rivolte, organizzate dai detenuti ai danni della Polizia Penitenziaria. Una pericolosa sommossa generata dal clima di panico in cui sta vivendo il nostro paese a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, ma che non può trovare nessun tipo di giustificazione.
Nel giro di 24 ore, probabilmente per spirito di emulazione, episodi gravissimi come quelli avvenuti nel penitenziario di Modena si stanno espandendo in tutta Italia. Diverse le vittime di tale violenza così come numerosi sono stati i feriti e i danni causati alle strutture carcerarie.
Il personale di Polizia Penitenziaria si è trovato quindi a fronteggiare una crisi come questa, privo di dotazioni adeguate e nella sistematica carenza di organico che caratterizza ormai da tempo il nostro paese. Più volte, anche di recente, mi sono fatta portavoce di questa categoria nelle aule parlamentari, senza ricevere mai risposte concrete dal Governo Conte.
Insieme al collega Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, riteniamo sia necessario convocare subito un tavolo di emergenza alla Presidenza del Consiglio, affinché vengano presi tutti i provvedimenti necessari. Chiediamo all’Esecutivo di valutare anche l’impiego dell’Esercito, per non rischiare che episodi del genere possano ripetersi ancora e dilagare in una violenta crisi senza precedenti.
Chiediamo inoltre che il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e Francesco Basentini, capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, si presentino in Parlamento a riferire sull’accaduto.
L’Italia sta già attraversando un momento drammatico, non possiamo permettere che le carenze pregresse sul sistema carcerario si sommino alle agitazioni attuali con conseguenze pericolose.








