Le debolezze del Governo nazionale rischiano di determinare il collasso della Sicilia.
Approssimazione, confusione e debolezza. Questo è ciò che sta contraddistinguendo l’operato del Governo Conte, durante uno dei momenti più drammatici della storia d’Italia. Così, mentre si chiedono sacrifici alla sanità, al mondo produttivo, al commercio e ai tutti i cittadini, l’Esecutivo non è in grado di controllare il flusso di persone che si muovo sul territorio italiano, da nord verso sud.
La notte scorsa – infatti – abbiamo assistito all’ennesima fuga verso la Sicilia: scene da esodo estivo a Villa San Giovanni, con centinaia di automezzi in attesa di imbarcarsi per la nostra regione. II copione è sempre lo sesso e si ripete ormai da settimane, nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria mondiale, nonostante gli appelli e i divieti. Esistono decreti e limitazioni, questi ultimi a firma del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute, ma nessuno li fa rispettare.
Con il moltiplicarsi dei contagi dovuti ai rientri sull’isola, la Sicilia rischia di pagare il prezzo più alto di questa pandemia, a causa della superficialità e menefreghismo di qualche incosciente e delle istituzioni nazionali. Incredibile come si sia potuto permettere tutto ciò in un’Italia “blindata”: esponendo una semplice autocertificazione, a centinaia di persone è stato possibile percorrere indisturbati la penisola fino a Villa San Giovanni.
Credo fortemente che stavolta l’episodio non possa passare inosservato e che sia giunto il momento che i responsabili di questo pericoloso esodo paghino per la propria superficialità.