Non è rispettoso lasciare che gli agenti penitenziari lavorino in perenne carenza di organico e senza divise e sempre con tanti problemi di sicurezza. Non è giusto che a fronte dei dati sul sovraffollamento carcerario diffusi dal ministero della Giustizia, non si proceda al rimpatrio dei detenuti stranieri che affollano le nostre carceri. Fratelli d’Italia ha presentato una risoluzione che è stata approvata, ma ancora si attende la stipula dei trattati o degli accordi bilaterali.
Per Fratelli d’Italia è prioritario il potenziamento delle risorse per la Polizia Penitenziaria, l’edilizia giudiziaria, lo scorrimento delle graduatorie degli assistenti giudiziari, l’equo compenso per gli avvocati, la separazione delle carriere in magistratura, una riforma autentica del processo penale e civile che dia ai due riti tempi di durata certi e ragionevoli nel rispetto della Costituzione, e ripristino della prescrizione a garanzia del giusto processo.
L’ho ribadito anche in Aula, nella seduta di oggi, intervenendo sulla relazione annuale del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Qui di seguito un estratto del mio intervento:
“Buongiorno, onorevole Ministro. Io devo dire che comincio ad ammirare la pervicacia con la quale lei continua a presentarsi a quest’Aula, coniugando i verbi al futuro, come se lei non fosse già Ministro della Giustizia da due anni.
Parafrasando Flaiano, la situazione è grave ma non è seria, perché non è serio arrivare qui a raccontare che quella che è stata una semplice elemosina per il comparto della giustizia in finanziaria, è in realtà il più grande dei traguardi ottenuti.
Un altro tema che mi sta molto a cuore, come sta a cuore a tutto il gruppo di Fratelli d’Italia, è quello del comparto penitenziario. Io le chiedo: è rispettoso lasciare che nelle carceri italiane, dove addirittura ci sono problemi strutturali (io stessa ne ho visitate alcune, verificando che, quando piove, piove dentro le strutture carcerarie) gli agenti della polizia penitenziaria si trovino a lavorare in perenne carenza d’organico, senza divise? È rispettoso fare in modo che si trovino sempre sotto attacco da parte dei detenuti? Ed a proposito del sovraffollamento carcerario: il fenomeno sarebbe risolvibile anche soltanto procedendo al rimpatrio dei detenuti stranieri, per l’elevatissimo numero di loro che affolla i nostri istituti. Fratelli d’Italia ha presentato una risoluzione nella competente Commissione. È stata approvata, ma noi ancora attendiamo la stipula di trattati o accordi bilaterali, affinché si proceda speditamente.
(…)
Abbiamo parlato di geografia giudiziaria. Vede, Ministro, il problema della geografia giudiziaria è un problema di civiltà, perché riguarda quel giudice di prossimità che è stato sottratto a migliaia e migliaia di cittadini. Va affrontato un problema che non ha tenuto conto delle caratteristiche dei territori, costringendo gli utenti dei tribunali, che sono magistrati, avvocati, le parti del processo, gli impiegati del Ministero della Giustizia, a percorrere anche centinaia di chilometri al giorno.
(…)
Noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che, a fronte di un momento incredibilmente basso serve un ripensamento del CSM. E serve soprattutto una riforma, che ormai non è più procrastinabile, quella della separazione delle carriere, perché l’effettiva terzietà dell’organo giudicante deve essere garantita a tutti i cittadini, cosa che, a nostro avviso, oggi non c’è.
Abbiamo parlato degli avvocati, abbiamo parlato dell’introduzione del ruolo dell’avvocato in Costituzione, battaglia che noi, fin da subito, come lei sa, abbiamo sposato con grande convinzione. Ma, a questa battaglia, ne va aggiunta un’altra, che è quella dell’equo compenso, su cui Fratelli d’Italia ha già presentato una sua proposta, che mi auguro trovi condivisione e accoglimento da parte della maggioranza. Abbiamo parlato delle assunzioni e della vertenza, ormai nota questione, dello scorrimento delle graduatorie degli assistenti giudiziari idonei, che da tempo attendono di poter dare il loro contributo al buon funzionamento della macchina della giustizia.
(…)
Da ultimo, abbiamo parlato delle riforme.
Le rivolgo un appello: smettiamola di considerare la giustizia come una clava da brandire nei confronti dell’avversario politico; rivolgiamoci al mondo dell’accademia, al mondo dell’avvocatura, a quel mondo che in questi minuti, qui fuori, a pochi metri da quest’Aula, urla le sue ragioni.
Cerchiamo di essere all’altezza di quello che diciamo di volere fare.
(…)
Concludo con l’impegno che noi vogliamo assumere oggi, qui, con questa maggioranza che, almeno a parole, dice di voler trovare soluzioni condivise. Fratelli d’Italia c’è, con le sue proposte, con la coerenza di un percorso anche in seno a questa Assemblea.







