Ho firmato il manifesto degli agricoltori italiani, impegnandomi a portare le loro battaglie in Europa.
Difendere le eccellenze agroalimentari del nostro territorio, sostenendo chi coltiva e chi commercia prodotti italiani. E’ con questo spirito che nelle scorse ore ho accolto con entusiasmo la proposta giuntami da Coldiretti per sottoscrivere un vero e proprio “contratto per le elezioni europee”. Siamo alla volata finale di questa importante campagna elettorale e mentre molti candidati preferiscono parlare di tematiche inattuali, Fratelli d’Italia mette al centro del suo programma il rilancio e la difesa dell’Italia in Europa. Così, per me, diventa quasi naturale sposare la causa di Coldiretti, da sempre impegnata a difendere il comparto agricolo della nostra nazione.
La nostra agenda è pronta a dedicare grande attenzione alla Pac (politica agricola comune) e a insistere affinché diventi un punto focale del bilancio europeo. Perché sostenere l’agricoltura nei 28 stati membri, a partire dal nostro, significa rivitalizzare un settore troppo spesso vittima di incursioni extracomunitarie. Le nostre tavole sono ormai invase da prodotti di origine africana e asiatica, merci coltivate a basso costo e di scarsa qualità, che tolgono lavoro e guadagno ai nostri agricoltori, mettendo spesso a rischio anche la nostra salute. Le odierne istituzioni europee richiedono il rispetto di determinati parametri (dal divieto di utilizzare alcune sostanze nella produzione, alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori), ma poi importiamo alimenti ottenuti tramite agenti chimici pericolosi e lavorati in condizioni di sfruttamento impressionanti. E’ forse giusto tutto ciò? Occorre dire basta.
Serve inoltre insistere per standard produttivi analoghi per tutti. Una burocrazia più snella, che metta paesi come l’Italia al passo degli altri. Troppo spesso, infatti, produrre, pescare e allevare nel nostro paese risulta più difficoltoso rispetto a quanto accade in Spagna, in Francia o in altri stati. Una ragionamento simile andrebbe fatto per le etichettature: vogliamo trasparenza ed eguaglianza tra i paesi dell’Ue, per non sviluppare concorrenze sleali.
Infine, non possiamo non ricordare che per fare agricoltura occorre rispettare l’ambiente. Per questo, con noi l’Europa dovrà assumere iniziative concrete, per sollecitare la diffusione di tecniche innovative ed ecosostenibili, attuando politiche capaci di impedire la perdita e l’impoverimento del territorio.
Per tutte queste ragioni, votare Fratelli d’Italia significa fare una scelta di campo e schierarsi a favore di chi produce, a fianco di porta avanti questa nazione e che ha scelto di investire nel nostro suolo e nella nostra terra.