Grazie ad un emendamento al Decreto Ilva, presentato da Fratelli d’Italia e approvato al Senato il 5 marzo con il parere favorevole del Ministero del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, è stato rifinanziato il prosieguo dei trattamenti di sostegno in favore degli operai dell’indotto ex Fiat di Termini Imerese.
Come ho sottolineato insieme al collega senatore Raoul Russo, il Governo ha mantenuto l’impegno a non lasciare soli questi lavoratori, dal 2010 appesi ad un filo. La promessa è stata ancora una volta mantenuta. E’ un’altra battaglia vinta, in attesa della sfida epocale: rilanciare il polo industriale con insediamenti produttivi: un sogno che Termini Imerese merita di poter coltivare. Continueremo a lavorare per questo e ci prodigheremo, al fianco dei lavoratori siciliani senza se e senza ma, in modo che la situazione trovi una soluzione definitiva.
Del rilancio dell’area ex Fiat si è discusso nel cordo del tavolo tecnico convocato dal Ministro delle Imprese Adolfo Urso, alla presenza del Ministro per il lavoro Marina Elvira Calderone il 25 marzo. Durante l’appuntamento, che ha visto coinvolta anche l’Autorità Portuale per un polo logistico-industriale, si sono poste le basi per un vero rilancio anche sotto il profilo occupazionale.
Ringrazio il Governo Meloni per l’attenzione posta ad una vertenza importantissima per lo sviluppo e per il lavoro della Sicilia. Questa era la risposta che Termini Imerese e il Sud aspettavano da tempo. Queste sono le risposte concrete, reali che diamo a chi parla di un Sud dimenticato. Il Sud – ho dichiarato a il Giornale di Sicilia, come riportato nell’articolo che potete leggere a questo link: Termini Imerese, Carolina Varchi: «Ora ci sono le basi per la rinascita economica di tutta la zona» – Giornale di Sicilia – riparte davvero in questo modo: non con i sussidi, ma col lavoro vero.







