Una sentenza storica
Niente più casi di maternità surrogata riconosciuti dalla legge italiana. La decisione che i giudici della Corte di Cassazione hanno depositato ieri mette la parola “fine”ai tentativi di aggirare una legge del 2004 e di legalizzare questa squallida pratica nel nostro paese.
La suprema Corte ha rigettato la richiesta di una coppia omosessuale di aver riconosciuti come figli di entrambi due bambini nati all’estero, attraverso la “gentile collaborazione” di due donne. Una ha messo a disposizione i propri ovuli e l’altra si è fatta carico della gravidanza. Così, alcuni mesi i due gemelli sono venuti al mondo, bimbi che avranno difficoltà a riconoscere tra i quattro “protagonisti” della vicenda chi sia papà e chi sia la mamma.
I due “padri” hanno chiesto allo Stato italiano di aver riconosciuto uno il ruolo di “padre” e l’altro il ruolo di “genitore d’intenzione“, un’idiozia che fortunatamente non è stata accolta.
Per noi di Fratelli d’Italia le priorità sono il diritto dei bambini di avere una mamma e un papà e quello delle donne, di non essere mercificate. Per questo siamo e restiamo contrari a pratiche come l’utero in affitto. In Italia, portiamo avanti questa battaglia da tempo e invitiamo adesso il ministro Salvini a vigilare che la sentenza della Cassazione sia applicata da tutti i sindaci italiani.
Ma un problema così importante deve essere affrontato anche a livello internazionale. Per queste ragioni – come già promesso da Giorgia Meloni sul palco del Congresso delle famiglie – Fdi proporrà in Europa una “moratoria internazionale contro l’utero in affitto” che possa mettere totalmente al bando questa pratica e inizi a salvaguardare realmente i diritti dei più piccoli.