Il Brass Group è tra le principali realtà musicali nazionali. E’ l’unico ente italiano di produzione di musica jazz e tra i più rari al mondo, istituito con legge regionale del 1° febbraio 2006, n. 5, ai sensi della quale la Fondazione The Brass Group di Palermo è un’associazione riconosciuta come “strumento primario di produzione e diffusione dell’arte e della cultura musicale del nostro tempo”.
La fondazione The Brass Group persegue senza fini di lucro la diffusione dell’arte e della cultura musicale del ventesimo secolo.
The Brass Group è un vanto per Palermo e per la Sicilia intera. Pertanto risulta assolutamente ingiustificata e penalizzante, per una istituzione culturale cosi prestigiosa, erede di una attività musicale di piu di 50 anni a Palermo e in Sicilia, l’esclusione dai fondi del Fus nazionale.
Negli anni, è diventata la più grande Fondazione italiana di produzione di musica jazz e una tra le più rare in Europa, con sede in due siti storici tra i più belli di Palermo: il complesso Monumentale di Santa Maria dello Spasimo e il Real Teatro Santa Cecilia, il più antico teatro siciliano, nonché l’unico teatro pubblico al mondo destinato al jazz.
The Brass Group gestisce un complesso orchestrale permanente denominato Orchestra Jazz Siciliana che, al pari delle orchestre internazionali più importanti, ha collaborato con i più grandi solisti e direttori d’orchestra.
Nonostante il prestigio della Fondazione che annovera oltre 1.900 concerti dalla sua istituzione ed oltre 70 dipendenti di cui il 50% con contratto a tempo indeterminato, con decreto direttoriale n. 1152 del 20 luglio 2021 la fondazione The Brass Group di Palermo non è stata ammessa al contributo per l’annualità 2021 a valere sul Fondo unico per lo spettacolo; eppure in sede di esame in Parlamento, il finanziamento del Fus è stato incrementato specificamente per il jazz, riconoscendone, quindi, l’importanza.
Non si comprende come in un periodo così difficile, nel quale lo stesso Ministro interrogato ha promosso un allargamento della partecipazione delle più importati istituzioni culturali al Fus, ci sia stata questa ingiustificata esclusione, che si aggiunge alla bocciatura di tutte le principali istanze presentate, come, ad esempio, il contributo relativo al fondo per l’emergenza Covid, musica, settore: organizzazione di concerti di cui all’articolo 3 del decreto ministeriale n. 107 del 2021 o il contributo per progetti speciali di cui al decreto ministeriale 27 luglio 2017, n. 332 e al decreto ministeriale 31 dicembre 2020.
Tale esclusione, non solo discrimina la fondazione The Brass Group sul piano del prestigio, ma la penalizza fortemente dal punto di vista economico, perché la priva di quelle risorse pubbliche necessarie per garantire, oltre che la sua stessa sopravvivenza, l’alto livello delle attività e delle produzioni, nonché il concreto rilancio di un settore strategico per l’economia del turismo, in una delle regioni maggiormente colpite dagli effetti del blocco del mondo dello spettacolo.
Ci chiediamo quali siano i criteri adottati dal ministero per valutare attività e progettualità che hanno unito ad attività concertistiche di livello internazionale, quelle proprie di una autonoma capacità di produzione musicale dell’Orchestra Jqazz Siciliana, oltre alla pregevole attività di formazione giovanile nel campo musicale, e se non ritenga necessario adottare iniziative per integrare i sussistenti criteri di valutazione per l’ammissione ai contributi pubblici con altri sotto-criteri più specifici, idonei a garantire una valutazione maggiormente equa e trasparente e, comunque, a far cogliere il processo motivazionale adottato dalla Commissione per l’attribuzione del punteggio.









