
Noi non ignoriamo la necessità di una rilettura costituzionalmente orientata dell’ergastolo ostativo, ma va precisato che questa normativa è quella d’emergenza, frutto della reazione dello Stato alle stragi del 1992.
Questa normativa ha fornito grande impulso alla lotta alla mafia e in generale a tutte le criminalità di stampo mafioso.
Siamo quindi consapevoli che da un lato vada ottemperata la garanzia del condannato, ma dall’altro lato vi è l’interesse costituzionalmente garantito che è quello della pubblica sicurezza, declinata al massimo livello della lotta senza quartiere alle criminalità di stampo mafioso.
Questi sono i due interessi che noi di Fratelli d’Italia abbiamo voluto ottemperare con questa proposta di legge. Vi sono delle sensibilità comuni che la politica ha il dovere di raccogliere e Fratelli d’Italia ha le idee chiare sulla lotta alle mafie: ergastolo ostativo e carcere duro sono due strumenti ai quali la politica e la magistratura non possono rinunciare.








