Da anni circa 10.000 fra vedove ed orfani attendono il riconoscimento del diritto che spetta loro per aver servito la Patria, assistendo, attraverso un’umile e quotidiana abnegazione, chi ha subìto le più gravi invalidità a causa della guerra. Inoltre, la condizione in cui vengono attualmente lasciate le famiglie dei grandi invalidi deceduti è tragica, proprio nel momento di maggiore bisogno e difficoltà. La presente proposta di legge intende dare piena attuazione all’impegno, assunto dal Governo nel 2000 e che non ha avuto nessun seguito, di garantire miglioramenti pensionistici in favore delle vedove dei grandi invalidi di guerra che, nel ruolo di mogli di uomini gravemente invalidi, hanno dedicato la vita ad assisterli con rinunce di vario genere. Corre l’obbligo di provvedere, non solo come atto di riconoscenza nei confronti di chi ha offerto testimonianza di solidarietà umana, ma anche per il diritto che spetta loro di fruire di un trattamento di reversibilità decorso al pari di analoghi trattamenti a carico dell’INPS o dello Stato.
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- Modifiche al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, e altre disposizioni in favore dei coniugi superstiti e degli orfani dei grandi invalidi di guerra, nonché estensione dei benefìci ad altre categorie di grandi invalidi (Atto Camera: 2292)







