Oggi la manifestazione di Fratelli d’Italia in Piazza Politeama.
Si è appena concluso il comizio che Giorgia Meloni ha tenuto oggi pomeriggio a Palermo. La presidente nazionale di Fratelli d’Italia è tornata nella nostra terra di Sicilia, per incontrare militanti ed elettori, in vista delle prossime Elezioni europee. Una competizione che mi vedrà schierata in prima linea, in quanto candidata nella lista della destra sovranista.
Nonostante i disagi causati dalla pioggia e dal maltempo, il popolo di Fratelli d’Italia si è ritrovato, unito e compatto, ad accogliere Giorgia, con quel calore che i siciliani sanno trasmettere a chi li conosce e li apprezza davvero. E’ stato un onore per me fare gli onori di casa e dare la parola agli altri candidati presenti sul palco: Luca Cannata, Fernanda Gervasi, Ciccio Rizzo, Raffaele Stancanelli e Francesco Scarpinato. Nel mio intervento ho ribadito la volontà del nostro partito di combattere per un centrodestra forte e sovranistia, che dia l’avviso di sfratto al sindaco-nemico dei palermitani Leoluca Orlando e al confuso e pasticciato governo giallo-verde. Un esecutivo a trazione grillina che sta ormai rasentando il disastro economico, dimostrando incapacità e mancanza di prospettive.
Per Giorgia Meloni, siciliana d’origine, è stata l’occasione di spiegare il programma che noi sovranisti andremo ad attuare a Strasburgo: il progetto di un’Europa dei popoli e non dei burocrati, che lasci maggiore libertà ai singoli stati nell’economia e nelle scelte produttive, ma che decida insieme sulla politica estera; un’Europa che valorizzi l’arte e le eccellenze di paesi come l’Italia, in cui è nata la civiltà occidentale; un’Europa che dica sì alle grandi opere che unisca finalmente la Sicilia al resto del “vecchio continente”.
Mentre gli altri partiti si nascondono nei teatri al chiuso, Fratelli d’Italia ha scelto di stare in mezzo alla gente. Perché noi andremo in Europa a portare i bisogni delle nostre piazze, delle nostre città e della nostra Italia. Porteremo i valori della nostra destra, perché come diceva Giorgio Almirante con grande saggezza ed effettiva lungimiranza: “L’Europa o va a destra o non si fa”.