Sono molto orgogliosa del lavoro che il Governo Meloni sta facendo per il Sud. Come ho detto già più volte, l’esecutivo si è impegnato nel preparare un pacchetto di misure che puntano sullo sviluppo del Mezzogiorno. Un pacchetto che va dagli investimenti per accrescere la competitività delle imprese agli interventi infrastrutturali e di riqualificazione delle aree più complesse, fino all’istituzione di un’unica Zona Economica speciale.
Con l’impegno in particolare del Presidente Meloni e del Ministro Fitto si stanno gettando le basi per un cambio di passo decisivo per l’economia del Mezzogiorno. Che per il centrodestra, ci tengo a sottolinearlo, non è un bacino elettorale, ma una parte fondamentale della nostra Nazione.
Lo abbiamo dimostrato con il Decreto Sud, che il 31 ottobre ha ricevuto il via libera dalla Camera dei deputati. E’ un provvedimento con il quale restituiamo dignità ad una Terra che, negli ultimi anni, è stata martoriata per meri calcoli politici: basti pensare al reddito di cittadinanza, il più grande voto di scambio istituzionalizzato mai perpetrato.
Noi non accettiamo lezioni da chi è intervenuto al Sud solo con una misura spot da campagna elettorale: il Sud ha bisogno non di assistenzialismo, ma di lavoro ed investimenti.
Come ho sottolineato in un’intervista a Il Mattino, per il Sud servono di soluzioni strutturali, che garantiscano sviluppo economico reale e vera crescita: soluzioni strategiche e di lunga durata dunque, che da ora sono possibili. Con il Decreto Sud infatti, fortemente voluto dal Governo Meloni, abbiamo fatto in modo di rendere possibile affermare che investire nel Mezzogiorno d’Italia conviene. Con la sua entrata in vigore, dopo l’approvazione, il 10 novembre, anche al Senato, sarà possibile attrarre investimenti autentici, insediamenti produttivi ed economia reale. Il Mezzogiorno torna a crescere e a correre.







