In un bellissimo articolo su LiveSicilia (che potete leggere a questo link: Messina Denaro, hai perso: tu sei la Sicilia del disonore), Roberto Puglisi dice chiaro e tondo a Matteo Messina Denaro che lui e la mafia sono stati sconfitti, che non rappresentano la vera Sicilia.
Citando un “pizzino” in cui il boss, per giustificare i suoi crimini, dice di sé e dei picciotti che sono “figli di questa terra di Sicilila, stanchi di essere sopraffatti da uno Stato prima piemontese e poi romano che non riconosciamo”, il giornalista definisce queste parole come “resoconto clinico di un’allucinazione” e risponde così a Messina Denaro: “Tu e i tuoi non siete il simbolo di nessuna redenzione, non siete gli alfieri di nessun riscatto. Siete soltanto il marchio di un male che ha prodotto dolore infinito. Siete la Sicilia del disonore”.
Mi associo con convinzione a queste sue parole.
La mafia è da troppo tempo lo stigma maleodorante che affligge la nostra bellissima terra. Sconfiggerla è una battaglia che dobbiamo combattere tutti insieme, ciascuno facendo il proprio dovere.
In prima linea, certamente, ci sono i magistrati antimafia e le forze dell’ordine, che in questo periodo, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro il 16 gennaio, stanno lavorando senza sosta alle indagini per smantellare la rete di fiancheggiatori che hanno consentito al boss di gestire gli affari della mafia durante la latitanza, durata purtroppo quasi trent’anni. Li ringrazio di cuore: siamo orgogliosi di voi.






