Don Pino Puglisi è stato ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. In occasione del trentennale del martirio di un sacerdote coraggioso, è stato presentato alla Camera dei deputati un progetto a lui dedicato. L’idea è quella di intitolargli il nuovo Poliambulatorio, con sezioni dedicate alle patologie cardiovascolari, all’urologia, alla ginecologia, alla medicina interna, all’ortopedia, alla dermatologia, all’oculistica e alla chirurgia generale. La struttura, di prossimità, avrà sede in un immobile confiscato alla mafia, che si trova accanto alla sede del Centro Padre Nostro fondato da padre Puglisi, nel cuore di Brancaccio, quartiere di Palermo dove la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della chiesa ha lottato, fino all’estremo sacrificio, contro il degrado e la criminalità organizzata.
Già negli anni del suo impegno il sacerdote simbolo della lotta alla mafia e all’emarginazione aveva sottolineato la necessità di mettere in opera una sede operativa che fornisse gratuitamente assistenza e servizi a quanti si trovavano costretti a vivere ai margini della società. In quest’ottica, come è stato ricordato durante la presentazione del progetto del Poliambulatorio, don Puglisi amava ripetere che “il primo dovere a Brancaccio è rimboccarsi le maniche”: la nuova struttura vuole essere una risposta concreta a tale suggerimento.
Come ha sottolineato Paolo Trancassini, collega deputato e Questore della Camera, “l’apertura di uno spazio gratuito a servizio della comunità di Brancaccio è non solo un bellissimo esempio di riqualificazione sociale attraverso la restituzione ai cittadini di un immobile confiscato alla mafia, ma soprattutto segna una prospettiva di rinascita e di speranza per tutto quel territorio e per la sua comunità. La malavita e la criminalità approfittano dell’assenza dello Stato, della legalità e dei servizi: per questo è importante questa iniziativa, in linea con l’impegno del Governo a ristabilire la supremazia dello Stato nei territori più difficili”.
Condivido le sue parole e rinnovo il mio impegno, che da sempre va in questa direzione, nella lotta ad ogni forma di mafia e nel fornire ai cittadini risposte concrete e servizi. Come quelli che verranno erogati nel Poliambulatorio.







