La droga, soprattutto quando colpisce i giovani, è una vera e propria piaga sociale, che purtroppo, nonostante l’incessante operato delle Forze dell’ordine, affligge tanti ragazzi della nostra città. Ad uno di loro, Giulio Zavatteri (ucciso dal crack il 15 settembre 2022 all’età di appena 19 anni), è dedicato uno spettacolo teatrale intitolato “Giulio è”, in scena al Teatro Massimo di Palermo il 5 marzo. L’evento – si legge sul sito del Teatro – è “dedicato alla musica, alla cultura, all’informazione contro le droghe” e denuncia del “potere mafioso, che si insinua nella nostra città con lo spaccio del crack rovinando figli e famiglie”. Questa serata nasce dall’impegno della famiglia di Giulio, che merita la nostra gratitudine per aver trasformato un grande dolore privato in impegno civico. Lo scopo è quello di raccogliere fondi per realizzare un centro di accoglienza.
Anche il Comune di Palermo, di concerto con la Prefettura, con l’ASP e con l’Ufficio scolastico regionale, sta lavorando ad un progetto da realizzare nei quartieri più a rischio per contrastare la tossicodipendenza (in particolare Ballarò, Sperone, Zen e Borgo Vecchio). Un progetto che prenderà il via prossimamente e che prevede attività di prevenzione, sensibilizzazione e aiuti sanitari, realizzati anche attraverso un’unità mobile con funzione di sportello di ascolto e intervento medico farmaceutico per chi ne avrà bisogno.
Si tratta di un primo importante intervento strutturale della nostra Amministrazione, frutto di un lungo lavoro di concertazione con tutti gli operatori interessati. Confidiamo, grazie alla presenza delle Istituzioni nelle piazze di spaccio che destano maggiore allarme sociale, di liberare tanti ragazzi dal cappio della droga e di affermare l’impegno dello Stato per la legalità.






