Ho letto con grande stupore e con sincera preoccupazione l’articolo pubblicato questa mattina (5 dicembre) su La Sicilia, secondo cui nella sola città di Palermo si contano 2.383 alloggi occupati abusivamente a fronte di una lista di appena 360 famiglie aventi diritto in piena emergenza abitativa.
Numeri che parlano da soli e che raccontano una realtà inaccettabile.
La domanda è semplice e doverosa: cosa sta facendo lo IACP di Palermo?
E soprattutto: che cosa ha fatto finora per ristabilire la legalità, tutelare i più fragili e restituire gli alloggi a chi ne ha realmente diritto?
Il governo nazionale, grazie alle nuove norme sugli sgomberi introdotte con il recente Decreto Sicurezza, ha tracciato una linea chiara: tolleranza zero verso l’occupazione abusiva e stop alle sanatorie. Lo abbiamo fatto per difendere la proprietà pubblica e privata e, soprattutto, per difendere chi è rimasto indietro e aspetta da anni una casa.
Ho chiesto al Prefetto l’istituzione immediata di un tavolo permanente sull’emergenza abitativa e sulle occupazioni abusive. Palermo non può più permettersi immobilismo o ritardi. Lo IACP non può far finta di nulla di fronte a questi numeri. Nulla sarà lasciato al caso. È un tema che riguarda la tenuta sociale della città e chi ha davvero bisogno.







