Legislatura XVIII, Seduta n. 576 – Approvato equo compenso delle prestazioni professionali
Descrizione della Seduta
Nella seduta odierna la Camera ha approvato la proposta di legge: Meloni ed altri: “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali” (A.C. 3179-A/R); e le abbinate proposte di legge: Meloni ed altri; Mandelli ed altri; Morrone ed altri; Bitonci ed altri; Di Sarno ed altri (A.C. 301-1979-2192-2741-3058). Il provvedimento passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento. Approvata inoltre la mozione di maggioranza concernente iniziative volte a potenziare il contrasto ad infiltrazioni mafiose con particolare riferimento alla realizzazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Nella parte antimeridiana della seduta la Camera ha approvato la proposta di inchiesta parlamentare: Baldelli e Alemanno: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti (Doc. XXII, n. 56-A). Successivamente ha approvato il testo unificato delle proposte di legge: Ciprini ed altri; Gribaudo ed altri; Boldrini ed altri; Benedetti ed altri; Gelmini ed altri; Vizzini ed altri; d’iniziativa del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro; Carfagna ed altri; Fusacchia ed altri; Carfagna: Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo (A.C. 522-615-1320-1345-1675-1732-1925-2338-2424-2454-A). Il provvedimento passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento.
Alle ore 15 ha avuto luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata sui seguenti argomenti:
Chiarimenti in merito alla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso e in ordine allo scioglimento di associazioni sovversive (Lollobrigida – FDI); Iniziative in ordine al rialzo del prezzo dei prodotti energetici, al fine di sostenere le famiglie e la competitività del sistema produttivo italiano (Benamati – PD); Iniziative per garantire il fabbisogno energetico nazionale e incentivare la transizione energetica (Librandi – IV); Iniziative di competenza volte a contenere il prezzo del metano per autotrazione (Mugnai – CI); Iniziative volte ad adeguare le prescrizioni delle autorizzazioni di impatto ambientale per i siti industriali altamente inquinanti, nel quadro della strategia per la transizione energetica (Emanuela Rossini – Misto – Min. Ling.); Iniziative di competenza volte alla pubblicazione del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (Maraia – M5S); Misure a sostegno del comparto dell’elettronica e dell’innovazione tecnologica (Molinari – Lega); Iniziative di competenza per il riconoscimento del trattamento di fine servizio a favore del caporal maggiore dei lagunari Matteo Vanzan, caduto in combattimento in Iraq nel 2004 (Caon – FI); Iniziative per la proroga della cosiddetta cassa COVID in relazione al settore dei servizi alle imprese, con particolare riferimento alle mense aziendali (De Lorenzo – LEU).
Per il Governo sono intervenuti: la Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese; il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani; il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti; il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando.
Il Vicepresidente Andrea Mandelli ha poi ricordato con cordoglio la figura di Domenico Di Virgilio, già membro della Camera nella XIV, XV e XVI legislatura, recentemente scomparso.
Resoconto Stenografico
Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarare il voto favorevole di Fratelli d’Italia sulla proposta di legge che reca come prima firma quella della presidente Giorgia Meloni, unitamente a quella dei colleghi Jacopo Morrone e Andrea Mandelli, rispettivamente dei gruppi di Lega e Forza Italia, a testimonianza di una comunione di intenti all’interno del centrodestra; comunione della quale Fratelli d’Italia ha ritenuto di farsi interprete, utilizzando la quota riservata all’opposizione per ottenere la calendarizzazione in Aula di questo provvedimento. Certamente non è il provvedimento che noi avremmo scritto, se fossimo stati in maggioranza, se fossimo stati al Governo, ma è il miglior provvedimento che, in questa fase storica, era possibile realizzare per fare un ulteriore passo avanti in un settore, come quello dell’equo compenso, che, già negli anni scorsi, con il precedente Governo, era stato oggetto di riforma. Quindi, cercando di salvare quel che di buono c’era, abbiamo ritenuto di ampliare ulteriormente l’ambito di applicazione di questa norma, pur dovendoci muovere – è stato ricordato anche nel corso della discussione generale – nell’ambito di una serie di paletti che, come al solito, poco opportunamente l’Unione europea pone in materia di tariffe per le professioni. E allora, dovendoci muovere nell’ambito di questi paletti, abbiamo cercato di identificare una platea che, secondo le statistiche, è la platea che maggiormente colpisce i professionisti.
La categoria dei professionisti, tutti indistintamente, negli ultimi anni, ancor di più negli ultimi due anni, a causa della pandemia, si è proletarizzata e ciò perché vi è una mancanza di consapevolezza circa l’importanza di questo apporto, della qualità del lavoro professionale, della preparazione, della formazione che vi è alle spalle di una prestazione d’opera professionale che, troppo spesso, viene banalizzata, massificata e mortificata da procedure assolutamente poco etiche, come quelle di applicare massivamente compensi inferiori alla norma, inferiori alla logica, inferiori al buon senso. Ed è proprio lì che questa proposta di legge vuole intervenire; vuole intervenire perché, come purtroppo alcuni tribunali di merito ci raccontano con sentenze che restituiscono un quadro assolutamente mortificante dell’esercizio della professione in Italia, non è etico che uno Stato, in alcune delle sue diramazioni, ritenga di poter pagare pochi euro per le prestazioni d’opera professionale. Siccome noi non lo riteniamo etico, abbiamo cercato di fare passi in avanti; purtroppo, però, devo rilevare che su questo provvedimento si è abbattuta la scure della Commissione bilancio. Nonostante in Commissione giustizia vi fosse una visione unanime della necessità di reperire gli stanziamenti necessari, a copertura della cifra che il MEF aveva indicato nella famosa relazione che, per diverse settimane, abbiamo atteso, pur con tale volontà politica unanime – mi piace ricordarlo perché su questo provvedimento vi è stata un’unanimità tanto nei voti espressi in Commissione sugli emendamenti quanto nel mandato al relatore conferito dalla Commissione giustizia – il dato tecnico delle coperture non ci è venuto in soccorso. Però rilevo con soddisfazione che, pur a fronte degli emendamenti soppressivi della Commissione bilancio, che, come hanno visto, Fratelli d’Italia non ha votato, è stato approvato l’ordine del giorno a mia prima firma che contiene un impegno preciso del quale il Governo dovrà farsi carico adesso che stiamo per entrare nella sessione di bilancio, ossia quello di recuperare i fondi necessari a coprire il provvedimento in esame.
Allora, coprire quale aspetto? Quello legato agli agenti della riscossione e alle società veicolo di cartolarizzazione, con le controllate e con le mandatarie, destinatarie di massive cessioni di crediti negli ultimi anni, nell’ultimo decennio, che fanno sì che esse ricoprano un segmento importante dell’ambito di applicazione di questa legge. Quindi, è certamente una proposta di legge che segna un passo in avanti, lo hanno ribadito tutti, anche sul versante politico opposto a Fratelli d’Italia, e questo non può che inorgoglirci, a testimonianza della nostra capacità di individuare temi che stanno a cuore ai cittadini, senza lasciarci distrarre da chi vorrebbe inchiodarci a dibattiti assolutamente anacronistici . E allora, dicevo, non ci lasciamo distrarre e cerchiamo di portare a casa, auspico con il voto unanime dell’Aula, questo provvedimento che segna un passo avanti ma che, al tempo stesso oggi, qui, impegna tutto il Parlamento, ha impegnato anche il Governo a dare corpo e sostanza a questa legge; corpo e sostanza, ovviamente, limitatamente a quelle parti che necessitano di un’adeguata copertura che noi auspichiamo sia trovata già nella prossima sessione di bilancio, per poter procedere, in seconda lettura, alle modifiche necessarie al ripristino di tutte le norme che la Commissione giustizia, all’unanimità, aveva ritenuto di inserire in questa proposta di legge. Quindi, è evidente che il voto di Fratelli d’Italia sarà un voto convintamente favorevole. Abbiamo scelto di dedicare la nostra quota in quanto opposizione a questo provvedimento perché riteniamo che, in questo momento storico, un messaggio importante vada dato al popolo delle partite IVA.
Un popolo spremuto troppo spesso dallo Stato, un popolo al quale non vengono riconosciuti i diritti commisurati ai doveri fiscali e tributari, che invece vengono imposti; un popolo spesso abbandonato nella fase della gestione del COVID con ristori quasi mai adeguati e sicuramente insufficienti. Quindi, è un messaggio positivo nei confronti di queste categorie che Fratelli d’Italia, con il contributo del centrodestra unito e di tutte le forze parlamentari, vuole trasmettere. È un messaggio che sicuramente deve indurre a più di una riflessione circa le potenzialità di forze politiche che, unite insieme nel Governo della Nazione, potranno conseguire importantissimi risultati a tutela di ogni categoria.
Mi avvio a concludere, Presidente, con la dichiarazione di voto favorevole per questo provvedimento di legge che reca la prima firma della presidente Giorgia Meloni, con la consapevolezza che, rispetto alle ultime riforme, quelle del 2017, è stato fatto un ulteriore passo in avanti, un passo in avanti importante a testimonianza del fatto che, su questi temi, bisogna necessariamente mettere da parte le contrapposizioni ideologiche.
Mi sia consentito di fare un inciso: io rivendico fortemente il primato della politica sulla tecnocrazia. Mi auguro che sia l’ultima volta che a una scelta politica di assegnare a un provvedimento coperture debba seguire una scelta tecnica, quindi non sottoposta al voto degli elettori, di tagliare le coperture, perché questo francamente è intollerabile. Credo che su questo tutte le forze politiche debbano fare una riflessione per riaffermare il primato della buona politica contro la tecnocrazia.








