
“Il crollo dei pannelli non è frutto di un avvenimento fortuito e imprevedibile ma è ‘storia’ di un evento annunciato, poiché non è la prima volta che il Tribunale è costretto a sospendere le attività per incidenti analoghi. La situazione trapanese non può, peraltro, definirsi isolata, essendo purtroppo numerosi i casi di Palazzi di giustizia ‘insicuri’, di strutture inadeguate, di uffici inospitali e insalubri, di luoghi di lavoro non rispondenti alla dignità di quanti vi operano o li frequentano come utenti. […] – Al Ministro della Giustizia chiedo – Se e quali immediate iniziative di competenza intenda assumere per accertare lo stato dei luoghi e mettere in sicurezza il Palazzo di giustizia di Trapani, nonché per garantire la rapida ripresa del processo ‘Scrigno’, – nonché – se e quali iniziative il governo ritenga di dover operare per una ricognizione dettagliata delle condizioni edilizie delle varie sedi ove si esercita la giurisdizione ordinaria al fine di realizzare una programmazione unitaria degli interventi necessari.”
A fronte dell’interrogazione parlamentare, il Ministro garantisce un intervento rapido sul Tribunale di Trapani ed esprimo soddisfazione per il riscontro ricevuto circa gli interventi richiesti nei tribunali di Trapani, Agrigento e Catania. In particolare, su Trapani il Ministro ha risposto alla mia interrogazione comunicando di aver attivato la procedura in autonomia tramite il Direttore Generale delle Risorse materiali presso il Ministero per un totale di 1.327.260,41 euro e auspichiamo, quindi, che i lavori abbiano inizio senza ulteriore indugio per sopperire alle carenze strutturali più volte denunciate da Camera Penale e dalle istituzioni forensi.
Le precarie condizioni degli edifici giudiziari richiedono una rapida mappatura per intervenire in maniera incisiva.
Qui il link al documento di risposta del Ministro della Giustizia, prof.ssa Cartabia.
Qui il link al comunicato stampa della Camera Penale di Trapani.






