La situazione si fa sempre più difficile, specie al sud.
La crisi economica dovuta al Covid19 rischia di dare ampio spazio alla criminalità organizzata. Sono giorni difficili quelli che stanno vivendo le imprese italiane, messe in piedi, passo dopo passo, con grande sacrificio e abnegazione da parte di migliaia di persone. La mancanza di misure adeguate a fronteggiare il disastro causato dalla pandemia sta creando forti tensioni all’interno di tutto il paese, dove proteste, agitazioni e gesti estremi da parte di piccoli e grandi imprenditori sono ormai all’ordine del giorno.
Pesa la sordità di una coalizione di governo attenta esclusivamente agli interessi dei partiti che la compongono, disinteressata – nonostante i ripetuti richiami del Presidente Mattarella – al confronto con le forze di opposizione che rappresentano la voce di milioni di italiani. Come Fratelli d’Italia, siamo impegnati quotidianamente a trasformare in proposte le sollecitazioni che ci arrivano da tutta Italia, da quei cittadini che non vogliono arrendersi e che chiedono un aiuto per ripartire. Io stessa sono stata promotrice di emendamenti ed ordini del giorno per dare voce alle numerose categorie che in queste settimane ci contattano. Come era prevedibile, anche le mie proposte sono state bocciate dalla maggioranza.
Io credo che il totale distacco dalla realtà di Pd, Movimento 5 stelle, LeU e Italia Viva rischia di innescare una bomba sociale senza precedenti nella storia del nostro paese e i fatti di cronaca degli ultimi giorni sembrano esserne una cristallina antifona. La sofferenza tocca tutte le categorie e tutti i territori, soprattutto al sud, dove anche il maxiblitz di Palermo, che ha portato all’arresto di 91 persone, ci mette in guardia dei pericoli che stiamo correndo. In territori dove le attività commerciali rappresentano gran parte del tessuto economico, il blocco imposto per motivi sanitari e la mancanza di liquidità per le imprese si traducono in una ghiotta occasione per le cosche, pronte a riciclare i propri soldi tramite usura, intestazione fittizia o addirittura appropriandosi delle aziende ai danni di titolari stremati.
Dove non c’è lo Stato, rischia di avanzare la criminalità. Per questo, a gran voce, chiediamo al Governo di garantire liquidità alle imprese affinché stiano lontane da quelle cosche mafiose sempre abili a individuare nuovi segmenti di mercato in cui inserirsi. Non è tempo di indugiare o di attendere, occorrono tempestive risposte.