Abbiamo elaborato un elenco di impegni proposti al Parlamento e al Governo.
Fratelli d’Italia con una mozione a prima firma di Giorgia Meloni, ha portato all’attenzione del Parlamento alcune questioni di primaria importanza per le libere professioni. Ve ne parlo in questo focus.
La necessità di conseguire un titolo abilitativo e, in alcuni casi, anche l’obbligo di iscrizione all’albo garantisce una qualità elevata e certificata delle prestazioni fornite. In Italia si concentra la maggiore percentuale di professionisti censiti nei 28 paesi UE e, secondo il rapporto annuale di Confprofessioni, hanno reagito meglio di altri alla crisi con un calo del contributo al PIL dal 12,8% al 12,4%.
Le professioni rappresentano, in Italia, un modello sociale ed economico che condividiamo, lontano da logiche assistenzialiste ma anche dalla meccanismo delle “companies” americane dove anche il migliore professionista diventa un granello intercambiabile in balia delle crisi cicliche del turbo capitalismo.
Ecco, per flash, gli impegni da noi proposti ed accolti dal Governo: l’applicazione dell’equo compenso; la facilitazione dell’accesso al credito per i liberi professionisti; il riconoscimento dello status di pubblico ufficiale nell’esercizio delle funzioni per tutto il personale della sanità e, parimenti, individuare strumenti di tutela per i giornalisti, sempre più spesso vittime di aggressioni; argini all’ingresso del capitale privato nel mondo della farmacia per tutelare la figura del farmacista e le oltre tremila farmacie in crisi per questa concorrenza; aumento delle borse di studio disponibili per i laureati specializzandi in medicina; il potenziamento della volontaria giurisdizione per abbreviare i tempi di emissione del provvedimento; la revisione dei compensi per i consulenti tecnici di ufficio ausiliari della giustizia, la cui tariffazione è obsoleta; un testo unico per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Altre proposte che riguardano l’economia, come la flat tax incrementale e misure volte a snellire la burocrazia, purtroppo non sono state accolte ma possiamo ritenerci comunque soddisfatti per aver portato in aula delle legittime istanze raccolte nel percorso di ascolto dei cittadini e, ovviamente, vigileremo sul Governo affinché questi impegni assunti oggi siano presto tradotti in azioni.