Purtroppo assistiamo al ripetersi, con un ritmo inquietante, di terribili fatti di violenza di cui sono vittime le donne. Per tentare di contrastarli prima la Camera e poi il Senato hanno dato il via libera all’unanimità ad una nuova legge contro la violenza di genere.
Una legge che arriva dopo un grande lavoro del Parlamento a maggioranza di centrodestra e del Governo (ringrazio in particolare i Ministri Roccella, Nordio e Piantedosi) e che, ci tengo a ricordarlo, ha recepito i contributi delle opposizioni e ricevuto il sostegno bipartisan dei rappresentanti di tutti i partiti.
Una legge che forse non basterà per fermare del tutto l’odioso fenomeno che intende combattere, ma che fornisce nuovi strumenti per contrastarlo: tra essi da un lato il rafforzamento della protezione delle vittime mediante misure di prevenzione, il potenziamento della soglia della tutela penale, l’assicurazione di tempi certi per i provvedimenti che hanno ad oggetto reati di violenza di genere e domestica e dall’altro sia il ristoro delle vittime, sia, con la collaborazione della scuola e delle famiglie, l’avviamento di percorsi di educazione alle relazioni.
Una legge che, se anche consentirà di salvare una sola vita o di impedire anche una sola violenza, ci renderà orgogliosi di averla approvata.
Il provvedimento, che arriva a pochi giorni dalla data – il 22 novembre – in cui si celebra la giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, lancia un segnale forte e chiaro a tutte: non siete sole. Le istituzioni sono al vostro fianco. La violenza contro le donne si sconfigge se siamo tutti uniti. Servono leggi certo, ma non bastano. La vera rivoluzione deve essere culturale ed ognuno è chiamato a fare la sua parte.







