“Investire nello sport e nei percorsi educativi significa prevenire marginalità e illegalità, rafforzando il tessuto sociale e offrendo ai più giovani alternative sane e credibili”. Queste le mie parole in occasione dell’inaugurazione del centro sportivo polivalente dedicato a Paolo Borsellino, evento che ha rappresentato un momento importante di memoria e impegno civile, a cui ho partecipato con grande gioia.
La realizzazione di un centro sportivo aperto e accessibile, in un luogo simbolico come quello di via D’Amelio, che richiama alla memoria una ferita profonda e mai rimarginata per Palermo e non solo e che continua a chiedere responsabilità e presenza dello Stato, rappresenta, ancora una volta, l’attenzione del Governo Meloni al territorio e ai suoi cittadini.
L’iniziativa, che riqualifica uno spazio restituito ai giovani, allo sport e ai valori della legalità, ha avuto un significato ancora più forte grazie alla presenza dei figli del giudice Borsellino, a testimonianza di come Via D’Amelio possa trasformarsi da luogo di dolore a luogo di memoria viva, pienamente fruibile da tutti i cittadini. Intitolare questo luogo a Paolo Borsellino, infatti, significa ricordare ogni giorno il coraggio di chi ha dato la vita per lo Stato e trasformare la memoria in impegno, educazione e futuro.
Ringrazio il ministro Abodi per la sensibilità mostrata e per non aver fatto mai mancare il suo sostegno durante le fasi che hanno portato a questo importante risultato.
Dal centro alle periferie, Palermo si va dotando sempre più di spazi pubblici restituiti alla collettività, pensati per essere presìdi educativi e sociali, capaci di rafforzare i legami tra le persone e di rendere la città più sicura e inclusiva.
In questo articolo di Palermo Live, un approfondimento sull’inaugurazione: Palermo, inaugurato il Centro Sportivo “Paolo Borsellino”: “Sarà un luogo educativo e sociale”












