La censura posta in essere dal Comune di Roma che ha disposto la rimozione dei manifesti di Pro vita e famiglia contro l’utero in affitto è gravissima. Si tratta di manifesti che avevano tra l’altro come obiettivo quello di informare su una raccolta firme a sostegno di una proposta di legge attualmente all’esame del Parlamento. A essere “violenta e lesiva del rispetto delle libertà e dei diritti delle persone” non è la campagna di Pro vita ma chi lucra sul corpo della donna usandola come merce. Violento è chi lede la dignità e i diritti di donne e bambini.
Queste le mie dichiarazioni su quanto avvenuto nella Capitale, riprese anche in questo articolo uscito su Il Secolo d’Italia: Gualtieri rimuove i manifesti Pro vita contro l’utero in affitto. FdI: violenta censura di chi lede i diritti di donne e bambini – Secolo d’Italia






